I tetti in legno delle case immerse nella natura rappresentano un colpo d’occhio unico, anche per chi ci è abituato. Danno subito un senso di familiarità, di “casa”, che altri materiali edilizi, più freddi, spesso non danno.
La bellezza del legno è quindi indubbia. Ma questo tipo di struttura è anche funzionale? Scopriamo insieme com’è fatto un tetto in legno e quali sono i suoi vantaggi.
Le tipologie di tetti in legno sono molto diverse tra loro. La loro costruzione e installazione dipende da diversi fattori. Innanzitutto dalle caratteristiche della casa, ma anche dalla regione in cui si colloca, così come ovviamente dalle preferenze dei proprietari. Il vantaggio del legno è che, come vedremo, è incredibilmente duttile.
Per capire quali sono i principali elementi costitutivi di un tetto in legno, ci rifaremo a una tipica costruzione ventilata (di cui approfondiremo costruzione e vantaggi nel prossimo paragrafo).
Un tetto ventilato in legno è composto da:
Abbiamo accennato alla possibilità di realizzare un tetto in legno ventilato. Di cosa si tratta? Detto in parole povere, la ventilazione si ottiene lasciando defluire l’aria liberamente tra lo strato di copertura e quello isolante.
Come abbiamo visto, per la costruzione dei tetti in legno si prevede generalmente uno strato termoisolante e una copertura superiore. Tra questi due strati, nel tetto ventilato, si va a creare un’intercapedine.
A cosa serve? A far defluire l’aria in modo omogeneo, dalla grondaia alla retta di colmo (banalmente, il punto più alto in comune tra le falde di un tetto). In questo modo, è possibile garantire la ventilazione del tetto e la micro ventilazione del sottomanto. Questo aiuta a smaltire l’umidità, riducendo quindi i costi di manutenzione del tetto, ma soprattutto migliorando l’isolamento termico dell’intera struttura.
È evidente che il prezzo per un tetto in legno non ventilato sarà minore, ma i vantaggi (anche economici) sul lungo periodo sono indubbi.
Ma quando parliamo di un tetto, di quale legno parliamo?
Da diversi anni ormai il cosiddetto legno massiccio è stato progressivamente abbandonato. Si tratta del tronco dell’albero tagliato a misura e solo essiccato. Questo materiale non subisce ulteriori trattamenti, quindi. La più grave pecca del legno massiccio è che, a dispetto del nome, non è affatto massiccio. Basta infatti una piccola imperfezione interna (una crepa o un deposito di resina) per compromettere la stabilità dell’intera struttura.
Ecco perché il massiccio è stato sostituito abbondantemente dal cosiddetto legno lamellare. Questo materiale prende il nome dalle lamelle (pannelli di legno in genere non più spessi di 20 millimetri) di cui è formato: queste lastre sottili sono lavorate e rifinite, per poi essere incollate a caldo le une alle altre.
Questo tipo di lavorazione aumenta l’affidabilità e la resistenza della struttura in legno. Eventuali difetti del materiale, infatti, vengono così eliminati, migliorando l’affidabilità e resilienza.
Dopo aver visto come vengono costruiti i tetti in legno, proviamo a scoprire di più sul perché sceglierne uno per la propria abitazione. Abbiamo già citato alcuni vantaggi di questo tipo di costruzione, ma ora approfondiamo.
Ecco le 5 proprietà migliori di un tetto in legno:
Non solo funzionalità. Anche dal punto di vista del design, la scelta del tetto in legno può essere vincente. Per una questione estetica, ma anche per la duttilità che presenta questo materiale nelle lavorazioni edilizie. Sono infatti moltissime le soluzioni che è possibile adottare, a seconda non solo delle esigenze della costruzione, ma anche dal punto di vista estetico: d’altronde una casa, per essere accogliente e funzionale, deve anche piacere!
Ecco alcune delle possibilità:
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